Un vero e proprio “commercio” di attestati falsi in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, a beneficio di imprenditori, clienti e lavoratori con la necessità di dimostrare la frequenza dei corsi di formazione obbligatori in materia di salute e sicurezza sul lavoro. E' quello che è emerso dall'operazione denominata “Fake Courses”, condotta dai Carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese ed il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Palermo, collaborati da varie stazioni carabinieri tra cui in particolare: venti le persone indagate accusate, a vario titolo, di truffa aggravata, falsità materiale, falsità ideologica, esercizio abusivo della professione di medico.
"Quello che emerge - dicono dal comando dell'Arma - è un puzzle creato per aggirare le norme che regolano la formazione dei lavoratori e disposto a mettere a repentaglio la loro incolumità pur di far apparire le aziende beneficiarie come virtuose . Diverse centinaia di documenti contraffatti: 700 circa sono stati rinvenuti e posti sotto sequestro nella sede legale di una delle società coinvolte nel corso delle perquisizioni domiciliari".
Le indagini, inizialmente svolte in provincia di Palermo, saranno estese successivamente alle altre province su tutto il territorio nazionale.
Sicurezza, falsi attestati di formazione
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19/08/2022